venerdì 27 marzo 2015

Sistema scolastico tedesco p.1

Buon Salve!
In questo post tratterò un argomento un po' complesso e ingarbugliato vale a dire la scuola, o meglio, il sistema scolastico in Germania.
Come prima cosa c'è da dire che è molto diversa da quella italiana, dunque partendo dal principio esistono, come in Italia, gli asili e le scuole elementari solo che non ci sono le medie e le superiori. Le classi dopo la 5° sono la sesta (I media), la settima ( II media), l'ottava (III media), la nona (I/II superiore), la decima (III superiore),l'undicesima (IV  superiore) e la dodicesima (V superiore).
Poi per gli "Ausländern", ossia gli stranieri, c'è un corso (rivolto ai ragazzi fino ai 17 anni) che offre la maggior parte delle scuole in Germania, dove si studia solo tedesco e matematica (basica), per il tempo necessario a imparare la lingua.
Dopodiché esistono 3 gradi di scuole differenti a seconda "delle capacità" di ciascuno studente e sono:
-Hauptschule: che sarebbe il grado più basso è rivolto a chi non è in grado di fare di  più o non ne ha voglia, tuttavia con questo tipo di scuola non si troverà lavoro facilmente perché non rilascia un diploma;
-Realschule: è quella di mezzo nella quale si trova chi ha dei voti buoni ma non eccellenti, con questa scuola bisogna fare un po' più di anni ma rilascia un diploma;
-Gymnasium: è la scuola più alta per chi ha dei voti davvero buoni e il percorso fino al diploma è più diretto alla carriera universitaria rispetto a quello della Realschule.
I ragazzini sono abituati all'idea del lavoro già verso il 13/14 anni (dipende dalle scuole), infatti una o due volte all'anno fanno un "Praktikum", che sarebbe una sorta di tirocinio a titolo gratuito, durante il quale fanno una settimana in una ditta o negozio, o quello che preferiscono, per provare l'esperienza del lavoro. Ovviamente bisogna cercarselo da sé, mentre per quanto riguarda il lavoro retribuito molti ragazzini si cimentano nella consegna dei giornali nel loro quartiere, guadagnando anche una bella cifretta ahahahah:D
Questa è solo la prima parte nei prossimi post vi spiegherò nei minimi dettagli e con chiarezza le molteplici attività che la scuola tedesca offre.
Tschüss :)

sabato 21 marzo 2015

LA NOSTALGIA

Buon Salve! 
Eccomi tornata, scusate l'assenza ma la scuola porta via un bel po’ di tempo. In questo post, oggi, voglio parlarvi della nostalgia e non parlo solo delle persone ma anche dei luoghi.
Ambientarsi in un altro Paese è abbastanza semplice e divertente ma è inevitabile che dopo qualche mese voi non sentiate nostalgia di casa, è normale.
Per quanto i nuovi posti vi piacciano tantissimo, i vostri pensieri vanno sempre al vostro Paese e ai vostri amici e parenti. In alcuni periodi poi ci si sente risucchiati in un turbine di monotonia, e neanche i nuovi posti vi entusiasmano più, ma alla fine è solo un periodo e in un certo senso una sfida perché voi non dovete cedere alla malinconia e alla nostalgia, bensì sperimentare e provare cose nuove.
Provate ad esempio a svagarvi un po’ con un buon libro dove rifugiarsi e staccare un po' dalla quotidianità  o  magari potreste scrivere, come me, le vostre esperienze  e poi, con l’arrivo della primavera, passeggiate al sole, parlate e uscite con gli amici, insomma fate di tutto per "sconfiggere" la nostalgia.
Tschüß :D

giovedì 26 febbraio 2015

PRO E CONTRO

Buon salve!
Oggi ho deciso di scrivere un post un po' particolare, vale a dire una lista dei pro e dei contro (stile How I met your mother) sul solito argomento: "trasferimento all'estero".
Dunque io inizierei dai pro.
PRO DEL TRASFERIMENTO:
- A volte fa anche bene cambiare "aria", aiuta a definire il carattere e a indirizzarti verso un'altra strada che può essere migliore o peggiore di quella che si era immaginata (ma questo sei tu a deciderlo);
- È utile uno scambio di cultura che non può fare altro che ingrandire il nostro bagaglio culturale;
- È un tuffo nel mondo della responsabilità, anche perché una volta che varcate il confine sta a voi cavarvela!
- Per imparare più in fretta la lingua, sarete “costretti” a fare conversazione con le persone e se siete timidi, in piccola parte, tutto ciò vi può aiutare a sbloccarvi.
Ora passiamo a qualche contro.
CONTRO DEL TRASFERIMENTO:
- Dovrete salutare i vostri amici o familiari (ricordate che salutare non significa dover dire addio anche perché con la tecnologia a nostra disposizione sarà come se non vi foste mai trasferiti);
- All'inizio è difficile abituarsi (ma dopo qualche mese ripartirete con lo spirito giusto!);
- Imparare una nuova lingua (per qualcuno sarà un pro e per qualcuno un contro ma, credetemi, un conto è imparare la lingua a scuola, un conto è doverla utilizzare correttamente tutti i giorni con delle persone madrelingua).
Nonostante tutto, credo che i pro e contro cambino da persona a persona, le cose che per me possono essere belle, per alcuni potrebbero essere orribili. Quindi ci tengo a dire che questi sono solo i miei pensieri, non voglio in alcun modo convincervi che ciò che ho elencato sia l’unica situazione possibile ahah
Tschüss :D

domenica 22 febbraio 2015

E la tua reazione?

"Buon salve"!
Dunque, vorrei iniziare questo post con una domanda: quale sarebbe la tua reazione se ti dicessero che in programma c'è un trasferimento all'estero? Beh...la mia è stata abbastanza pacata, se ci penso. Ma devo essere sincera, la mia unica emozione durante quei mesi è stata solo " Paura": Paura di non poter tornare più indietro nella mia Patria e quindi di non rivedere più la mia famiglia e i miei amici, Paura di ciò che mi aspettava, ma soprattutto Paura di non riuscire a farcela. È ovvio come, in genere, il primo periodo non sia tutto rose e fiori, anche perché non è semplice imparare una lingua così "diversa" e ambientarsi bene nella società.  I primi mesi non riuscivo a rendermi conto del fatto che ormai la mia vita si fosse spostata in Germania, per me era come un viaggio, mi sentivo una turista. Nonostante tutto mi sono cimentata nell'impresa mettendoci tutta me stessa, anche perché ormai ero in "ballo" e mi toccava ballare. Certo, la reazione che non aiuterà mai in questi casi è piangere o disperarsi, ma bisogna, piuttosto, prendere questo genere di esperienze come una sfida contro se stessi e chiedersi: fino a che punto posso farcela?
Tschüss :)

mercoledì 18 febbraio 2015

INTRODUZIONE

"Buon Salve!"
Comincio col presentarmi: ho 15 anni, sono nata nella provincia di Lecce (Puglia)
Ci tengo a precisare che non sono una scrittrice o una blogger esperta ma ho comunque deciso di condividere la mia esperienza con voi. Di che esperienza parlo? Beh dal nome del mio Blog si dovrebbe intuire qualcosa, infatti da circa due anni  mi sono dovuta trasferire in Germania per il lavoro di mio padre. Così ho pensato di raccontare un po' la mia situazione da due anni a questa parte perché potrebbe essere utile per qualche nuovo/a "vittima" eheh ;)
Tschüss :D